L’essenza della mente: un tuffo nelle origini della vita

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Il neuroscienziato Nikolay Kukushkin affronta l’annosa questione della coscienza nel suo libro One Hand Clapping, sostenendo che comprendere le origini della vita è la chiave per svelare i misteri della mente. Tracciando parallelismi tra i koan buddisti Zen e la scienza moderna, Kukushkin invita i lettori in un viaggio stimolante attraverso la storia evolutiva, esortandoci a considerare non solo “come” ma “perché” la natura si sviluppa secondo modelli specifici.

Pubblicato prima in russo e ora tradotto in inglese dallo stesso autore, One Hand Clapping unisce rigore scientifico e riflessioni filosofiche. Kukushkin sostiene il concetto di “essenze” – temi o modelli ricorrenti che vede come motori fondamentali dell’evoluzione della vita. Paragona queste essenze agli “eidos” di Platone, sostenendo che non sono concetti mistici ma piuttosto tendenze empiricamente osservabili modellate dalla selezione naturale.

Pensate, ad esempio, alle sorgenti idrotermali. Kukushkin va oltre la semplice descrizione di formazioni geologiche brulicanti di ecosistemi unici. Invece, li vede come l’incarnazione di un principio più ampio: la tendenza alla complessità che deriva da un maggiore utilizzo dell’energia. Questo modello appare in diverse forme di vita: dagli organismi delle sorgenti marine profonde che sfruttano l’energia chimica alle cellule fotosintetiche che catturano la luce solare e persino agli esseri umani che bruciano combustibili fossili per produrre energia.

Kukushkin illustra il suo punto attraverso un intrigante studio sull’Aplysia californica, un’umile lumaca di mare. Descrive meticolosamente come questa creatura, attraverso i suoi neuroni sensoriali, motoneuroni, muscoli e sifone (un organo respiratorio vitale), sviluppa il concetto astratto di “tocco pericoloso” indipendentemente dalla posizione. Questa astrazione apparentemente semplice consente alla lumaca di prendere decisioni di vita o di morte basate su modelli appresi.

Per Kukushkin, questa danza neuronale in una lumaca di mare rispecchia i processi fondamentali alla base del pensiero umano. Sebbene le nostre menti siano innegabilmente più complesse, egli postula che anche noi costruiamo idee astratte su questi riconoscimenti di modelli fondamentali. Queste astrazioni, stratificate l’una sull’altra, sono alla base di tutto, dalla nostra percezione visiva al linguaggio e, in definitiva, alla coscienza stessa.

One Hand Clapping è un coraggioso tentativo di colmare l’apparente divario tra i processi biologici oggettivi e l’esperienza cosciente soggettiva. Kukushkin suggerisce che forse ciò che percepiamo come “soggettivo” – sentimenti, pensieri, consapevolezza – è semplicemente una manifestazione sofisticata degli stessi modelli “oggettivi” che si trovano nel mondo fisico. Questa prospettiva, sebbene intrigante, potrebbe non soddisfare tutti.

Sebbene il libro offra uno sguardo affascinante su come i principi evolutivi potrebbero contribuire alla coscienza, alla fine ci lascia alle prese con il mistero duraturo dell’esperienza soggettiva. Forse il vero valore risiede nell’incoraggiamento di Kukushkin: riflettere profondamente sul “perché” dietro lo svolgersi della vita, anche se le risposte definitive rimangono sfuggenti.

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