Gli archeologi che hanno scavato un forte romano nel Northumberland, in Inghilterra, hanno portato alla luce una straordinaria gemma rosso sangue, offrendo nuove intuizioni sulla vita e sulle origini di coloro che si trovavano lontano dal cuore dell’Impero Romano. L’intricata pietra preziosa, raffigurante una scena di vendemmia della mitologia romana, è considerata unicamente rara per il nord Europa e fornisce preziose informazioni sul commercio, l’artigianato e i legami personali nella Britannia romana.
La scoperta: uno sguardo alla mitologia romana
La pietra preziosa, originariamente incastonata in un anello con sigillo, fu scoperta durante la quinta stagione di scavi a Bremenium, un forte romano situato a circa 24 miglia (39 chilometri) a nord del Vallo di Adriano. L’intricato disegno mostra due figure di Cupido alato che raccolgono l’uva da un albero, accompagnati da una creatura simile a una capra che si allunga sulle zampe posteriori. Secondo Richard Carlton, archeologo dell’Università di Newcastle e direttore degli scavi, queste immagini sono eccezionalmente rare nel nord Europa. La gemma fu probabilmente utilizzata da un uomo romano come timbro di corrispondenza personale, indicando un livello di raffinatezza e connessione con le tradizioni artistiche romane.
Bremenium: un avamposto romano vitale
La posizione strategica di Bremenium e la sua vasta storia di ricostruzione ne fanno un sito significativo per comprendere le operazioni militari romane e le reti di comunicazione in Scozia. Costruito originariamente alla fine del I secolo d.C., il forte giocò un ruolo cruciale nel controllo dei territori settentrionali e nell’avvertire l’esercito romano di potenziali attacchi. Dopo il completamento del Vallo di Adriano nel 128 d.C., Bremenium si trasformò in un importante snodo delle comunicazioni, mantenendo i contatti con le forze romane più a sud.
Scavi in corso e scoperte chiave
Dal 2021, il lavoro archeologico si è concentrato principalmente sulle strutture che circondano il forte principale, rivelando strati di costruzione e ricostruzione risalenti alla fine del I e al III secolo. Precedenti scavi a Bremenium hanno portato alla luce anche una rara fornace da calce, utilizzata per la produzione di calce viva, un ingrediente fondamentale per malta, intonaco e cemento, essenziale per la costruzione delle difese del forte. I risultati di quest’anno confermano la presenza del muro di cinta interno, contribuendo ulteriormente alla nostra comprensione della struttura e dello sviluppo del forte.
Un tesoro di artefatti
Oltre all’eccezionale pietra preziosa, gli scavi del 2025 hanno prodotto una collezione diversificata di manufatti romani, evidenziando l’ampiezza della portata dell’Impero Romano e la vivace vita quotidiana all’interno di Bremenium:
- Ceramiche romane provenienti da tutto l’Impero: Frammenti e vasi completi dimostrano estese reti commerciali, inclusa un’anfora della Spagna settentrionale utilizzata per il trasporto dell’olio d’oliva.
- Equipaggiamento militare: un proiettile di piombo da fionda proveniente dal kit di un soldato romano fornisce approfondimenti sulle armi e sulle pratiche militari dell’epoca.
- Manufatti religiosi: Una lampada a olio votiva suggerisce la presenza di pratiche e credenze religiose all’interno della comunità del forte.
- Sigilli ufficiali: Un sigillo di piombo utilizzato per i documenti ufficiali indica le funzioni amministrative del forte.
- Ornamenti personali: Diverse spille e due gemme incise (intagli) rivelano aspetti di stile personale e artigianalità.
Svelare l’origine del proprietario della pietra preziosa
L’iconografia unica della pietra preziosa suggerisce che il suo proprietario probabilmente proveniva dalla regione del Mediterraneo, una teoria supportata dalla sua somiglianza con gli intagli trovati nell’Italia settentrionale e in Croazia. “Sembra probabile che la gemma rifletta la probabile origine di chi la indossa, che potrebbe provenire dal Mediterraneo”, ha spiegato Richard Carlton alla BBC. Questa scoperta sottolinea la mobilità e l’interconnessione degli individui all’interno dell’Impero Romano, anche nelle sue remote zone più settentrionali.
Proseguono le indagini
L’eccezionale quantità e qualità dei reperti del 2025 hanno fornito preziose nuove informazioni sul commercio, sull’artigianato e sulla vita quotidiana di coloro che vivevano e lavoravano a Bremenium. Il Redesdale Archaeology Group, guidato da Bob Jackson, ha in programma di tornare a Bremenium il prossimo anno per continuare gli scavi, con la speranza di scoprire ancora più segreti su questo affascinante avamposto romano. Queste continue indagini promettono di illuminare ulteriormente la storia della vita romana nella Gran Bretagna settentrionale.
